Le persecuzioni sono quotidiane: discriminazioni nei luoghi di lavoro e studio, riduzione in schiavitù, sfruttamento sessuale, prelievo coatto di organi, prigionia e torture, sparizioni, furti di bambini, condanne a morte, pulizia etnica e massacri. Se in Medio Oriente o in alcuni paesi africani, come la Nigeria, cattolici e protestanti sono entrati nel mirino degli islamici, in molte aree dell’Asia sono bersaglio dell’estremismo indù e buddista. Anche in America Latina i fedeli sono oggetto di minacce e violenza, mentre sacerdoti e operatori pastorali cadono sotto i colpi della criminalità organizzata e del narcotraffico.

Questo reportage racconta quale sia la condizione di chi, in ogni angolo del mondo viene discriminato, vessato o ucciso per la sola ragione di pregare il Dio di Gesù Cristo, ma narra anche della resistenza nelle catacombe del terzo millennio, dei ragazzi che usano internet e i vecchi cellulari per comunicare senza farsi intercettare, degli “007 della fede”, che attraversano illegalmente confini o si camuffano da turisti, studenti fuori sede, uomini d’affari, per mantenere i contatti e finanziarle comunità cristiane più isolate.

Un’inchiesta durata oltre tre anni, che ha visto Nello Scavo viaggiare in incognito nei territori caldi, raccogliendo testimonianze sulle torture, i soprusi, i rapimenti a scopo intimidatorio. Papa Francesco ha sottolineato che i cristiani sono perseguitati “con il silenzio vergognoso di tanti”. Questo libro alza il velo e si chiede: la religione è sempre l’unico movente delle persecuzioni o è piuttosto un pretesto per operazioni di potere?